Cassa COVID sbloccata: in arrivo fondi residui del 2020
a cura di paolo
Le richieste di cassa covid bloccate da qualche giorno tornano oggi ad essere autorizzate dopo l'allarme INPS e dei sindacati. I fondi individuati in risparmi del decreto Ristori
Oggi dovrebbero ricominciare le autorizzazioni per la cassa integrazione COVID che da qualche tempo era bloccata a causa del superamento del plafond di risorse messe a disposizione dalle normative di emergenza .
Come noto, i vari decreti sugli ammortizzatori sociali con causale COVID 19 negli ultimi mesi hanno sempre previsto il monitoraggio continuo dell'istituto sulle richieste e sulle relative necessità finanziarie con blocco delle autorizzazioni in vista del superamento del plafond finanziario assegnato.
Il problema tecnico era stato sollevato la scorsa settimana precisamente il 28 maggio quando l’Inps ha dovuto fermare le autorizzazioni per l’assegno ordinario del Fondo di integrazione salariale (Fis) con causale COVID 19 Dal 5 giugno è stata la volta delle domande presentate per la cig ordinaria e in deroga. Il presidente dell'INPS , Pasquale Tridico visto il raggiugimento del limite del 100% dell’autorizzato, era stato costretto a segnalarlo a ministero del Lavoro e al Mef per ottenere l'autorizzazione straordinaria e suggerendo di prendere a riferimento le ore di Cig effettivamente utilizzate e non quelle richieste. L'esperienza ha insegnato in questi mesi infatti che Il “tiraggio”, ovvero, l’effettivo utilizzo della Cig è sempre più basso della richiesta di autorizzazione da parte delle imprese ( ad esempio nel 2020 Il “tiraggio” della cig Covid è stato poco sopra il 40%, nel 2021 è arrivata al 50%)
Solo ieri il Ministero dell'economia ha definito tecnicamente la norma approvata in line a di principio nel CDM di venerdi 5 giugno e ha consentito all'INPS ad autorizzare ulteriore cassa integrazione Covid «nel rispetto della normativa vigente in tema di limiti di spesa e monitoraggio prospettico».
Sembrae che siano state individuate risorse residue provenienti dal Dl 137/2020 (decreto Ristori dello scorso ottobre) e la rimodulazione di alcune voci di spesa relative alle integrazioni salariali che consnetono per quest'anno di portare la copertura 2021 8 miliardi di euro; con tale plafondo l’Inps potrà autorizzare le domande di accesso alla Cig per l’emergenza Covid, tenendo conto del “tiraggio” della spesa sulle ore autorizzate nel 2020.
La norma dovrebbe rientrare nel Dl sull’assegno unico già approvato ma ancora in corso di pubblicazione in Gazzetta Ufficiale.