Sostegni bis: bonus in arrivo per le attività chiuse nel 2021

a cura di paolo

Per l'anno 2021, viene istituito nello stato di previsione del Ministero dello sviluppo economico, con una dotazione di 100 milioni di euro, un “Fondo per il sostegno alle attività economiche chiuse” al fine di favorire la continuità delle attività economiche che, per effetto delle misure restrittive (adottate ai sensi degli articoli 1 e 2 del DL 25 marzo 2020, n. 19) nel periodo intercorrente fra il 1° gennaio 2021 e la data di conversione del presente decreto, hanno dovuto chiudere per un periodo complessivo di almeno 4 mesi.

E' quanto si legge all'art. 2 della bozza del Decreto Sostegni bis (scarica il testo).

soggetti beneficiari e l’ammontare dell’aiuto saranno determinati, con successivo decreto del Ministero dello sviluppo economico, che di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, dovrà essere adottato entro trenta giorni dalla data di entrata in vigore del Sostegni bis, tenendo conto delle misure di ristoro già adottate per specifici settori economici nonché dei contributi a fondo perduto concessi ai sensi dell’articolo 1 del Decreto Sostegni, e dell’articolo 1 del presente decreto.

Con lo stesso provvedimento verranno individuate le modalità di erogazione della misura al fine di garantire il pagamento entro i successivi trenta giorni.

I contributi saranno concessi nel rispetto della Comunicazione della Commissione europea del 19 marzo 2020 C(2020) 1863 final «Quadro temporaneo per le misure di aiuto di Stato a sostegno dell'economia nell'attuale emergenza del COVID-19», e successive modificazioni.

Sempre al fine di attenuare l’impatto finanziario sulle categorie economiche interessate dalle chiusure obbligatorie o dalle restrizioni nell’esercizio delle rispettive attività, la bozza del Decreto Sostegni bis prevede che venga istituito, nello stato di previsione del Ministero dell’interno, un fondo con una dotazione di 600 milioni di euro per l’anno 2021, finalizzato alla concessione da parte dei comuni di una riduzione della Tari in favore delle predette categorie economiche.

 

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